Versetti del mese:
“Per fede Abele offrì a Dio un sacrificio più eccellente di quello di Caino; per mezzo di essa gli fu resa testimonianza che egli era giusto, quando Dio attestò di gradire le sue offerte; e per mezzo di essa, benché morto, egli parla ancora” (Ebrei 11:4).
“Per fede Enoc fu rapito perché non vedesse la morte; e non fu più trovato, perché Dio lo aveva portato via; infatti prima che fosse portato via ebbe la testimonianza di essere stato gradito a Dio” (Ebrei 11:5).

Cari fratelli, care sorelle,
Durante lo studio biblico di mercoledì 28 novembre, mio figlio Marco parlando della fede ha accennato ai primi tre nomi menzionati nel cap. 11 dell’epistola agli Ebrei: Abele, Enoc e Noè. Ciò che Dio dice di loro è per noi di grande incoraggiamento e di sprone.
Abele fu il secondo figlio venuto al mondo, ma il primo ad obbedire a Dio. Tutto ciò che sappiamo di lui è che i suoi genitori erano Adamo ed Eva, che era un pastore, che presentò dei sacrifici graditi a Dio e che la sua vita finì per le mani del suo geloso fratello maggiore, Caino. La sua storia è riportata in Genesi 4:1-8, ma è menzionato in Matteo 23:35; Luca 11:51; Ebrei 11:4 e 12:24.
La Bibbia non ci dice perché Dio guardò con favore l’offerta di Abele, ma non guardò con favore Caino e la sua offerta; ma sia Caino che Abele sapevano ciò che Dio si aspettava da loro. Solo Abele ubbidì. Attraverso tutta la storia, Abele è ricordato per la sua obbedienza e la sua fede (Ebrei 11:4) ed è chiamato “giusto” (Matteo 23:35). La Bibbia è piena di istruzioni e di aspettative per la nostra vita. Come Abele, anche noi dobbiamo obbedire a Dio e confidare in Dio indipendentemente dal costo.
Solo pochi versetti parlano di Enoc in Genesi 5:18-24 ed Ebrei 11:5. Il versetto 22 dice che all’età di 65 anni Enoc generò Metusela e “camminò con Dio trecento anni”. “Enoc camminò con Dio; poi scomparve, perché Dio lo prese” (v. 24). La caratteristica principale di Enoc fu il suo cammino di fede con Dio, confidò nelle Sue promesse e si impegnò per vivere una vita santa. Il suo stile di vita fu un richiamo agli empi su ciò che Dio desiderava da tutti. L’apostolo Giuda dice di lui: “Anche per costoro profetizzò Enoc, settimo dopo Adamo, dicendo: «Ecco, il Signore è venuto con le sue sante miriadi per giudicare tutti; per convincere tutti gli empi di tutte le opere di empietà da loro commesse e di tutti gli insulti che gli empi peccatori hanno pronunciati contro di lui» (Giuda 14,15). Enoc non si stancava di denunciare l’empietà e l’immoralità e ammoniva costantemente le persone sul giudizio ineluttabile di Dio contro il loro conversare irrispettoso e la condotta in generale. Dobbiamo prendere esempio dalla vita di Enoc, quando siamo circondati dall’empietà. Come credenti dobbiamo vivere in modo che le altre persone possano vedere che abbiamo un profondo rapporto con Dio e che viviamo per piacerGli. Il Suo amore in noi deve darci compassione e franchezza contro il peccato, ammonendo gli increduli che non sfuggiranno al giudizio che il Signore esprimerà contro ogni peccato. “Dio lo prese”. Anche noi dobbiamo vivere in attesa del ritorno del Signore: “Perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore” (1Tessalonicesi 4:16,17).
Noè è il terzo eroe della fede riportato in Ebrei 11: “Per fede Noè, divinamente avvertito di cose che non si vedevano ancora, con pio timore, preparò un’arca per la salvezza della sua famiglia; con la sua fede condannò il mondo e fu fatto erede della giustizia che si ha per mezzo della fede” (v. 7). La storia della vita di Noè riguarda non un diluvio, ma due grandi e tragiche inondazioni. Al tempo di Noè la vita era inondata dal male; “Or la terra era corrotta davanti a Dio; la terra era piena di violenza. Dio guardò la terra; ed ecco, era corrotta, poiché tutti erano diventati corrotti sulla terra” (Genesi 6:11-12). “Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore… Noè fu uomo giusto, integro, ai suoi tempi. Noè camminò con Dio” (Genesi 6:8,9).
La storia di Noè si trova in Genesi 5:29-10:32. È menzionato in 1 Cronache 1:3,4; Isaia 54:9; Ezechiele 14:14,20; Matteo 24:37; Luca 3:36; 17:26: Ebrei 11:7; 1 Pietro 3:20; 2 Pietro 2:5. Il versetto chiave della vita di Noè si trova in Genesi 6:22: “Noè fece così; fece tutto quello che Dio gli aveva comandato”.
Dio aiuti anche noi a fare quello che hanno fatto Abele, Enoc e Noè!

Giuseppe Piccolo

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