“Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Badate a voi stessi, perché i vostri cuori non siano intorpiditi da stravizio, da ubriachezza, dalle ansiose preoccupazioni di questa vita e che quel giorno non vi venga addosso all’improvviso come un laccio; perché verrà sopra tutti quelli che abitano su tutta la terra. Vegliate dunque, pregando in ogni momento, affinché siate in grado di scampare a tutte queste cose che stanno per venire, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo» (Luca 21:33-36).
“Per fede Abraamo, quando fu chiamato, ubbidì, per andarsene in un luogo che egli doveva ricevere in eredità; e partì senza sapere dove andava. Per fede soggiornò nella terra promessa come in terra straniera, abitando in tende, come Isacco e Giacobbe, eredi con lui della stessa promessa, perché aspettava la città che ha le vere fondamenta e il cui architetto e costruttore è Dio (Ebrei 11:8-10).
Cari fratelli, care sorelle,
Il mese di agosto 2018, che di solito è il mese delle vacanze estive, sarà tristemente ricordato per le tragedie avvenute: l’esplosione dell’autocisterna sulla A14 di Bologna; il crollo del ponte di Genova con le sue 43 vittime e i numerosi feriti; la tragedia del Riganello in Calabria; le gravi inondazioni in Indonesia; le trombe d’aria abbattutesi in alcune nostre regioni; e le nuove scosse di terremoti nelle zone già duramente provate. Tutto ciò mi ha fatto venire alla mente il discorso profetico di Gesù circa gli ultimi giorni prima della fine:
“Come avvenne ai giorni di Noè, così pure avverrà ai giorni del Figlio dell’uomo. Si mangiava, si beveva, si prendeva moglie, si andava a marito, fino al giorno che Noè entrò nell’arca, e venne il diluvio che li fece perire tutti. Similmente, come avvenne ai giorni di Lot: si mangiava, si beveva, si comprava, si vendeva, si piantava, si costruiva; ma nel giorno che Lot uscì da Sodoma piovve dal cielo fuoco e zolfo, che li fece perire tutti. Lo stesso avverrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo sarà manifestato” (Luca 17:26-30).
Le parole di un vecchio inno esprimono bene il disagio del credente che vive in questa terra di difficoltà e di sofferenze e il desiderio condiviso da Abraamo di andare a vivere in una città il cui architetto e costruttore è Dio, esente da crolli di ponti e da tragedie come quelle accadute in questi giorni, dove le strade sono d’oro, dove regna la giustizia, dove non si trova nulla d’impuro né chi commetta abominazioni o falsità, ma vi abitano solo coloro i cui nomi sono scritti nel libro della vita dell’Agnello (Apocalisse 21:22-27):
“Qui son tentato, tormentato e provato / Non v’è riposo nel mondo quaggiù; / Non troverò mai una casa sicura / Finché in gloria sarò con Gesù”.
CORO: Qual gran tesoro al di là dell’azzurro / In quella terra di vita e virtù. / Sarà gran gioia, Canterem la vittoria, / Divin ricchezze godremo lassù”.
Gesù ci ha incoraggiati a guardare in alto durante i tempi di crisi: “Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate il capo, perché la vostra liberazione si avvicina” (Luca 21:28). La nostra destinazione finale è il cielo. “Perché non abbiamo quaggiù una città stabile, ma cerchiamo quella futura” (Ebrei 13:14).
L’apostolo Paolo incoraggiava così i credenti di Colosse e lo fa anche con noi oggi: “Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio. Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra… Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria” (Colossesi 3:1-4).
Uno studio della Bibbia “Spirito e Vita” mostra che gli ultimi giorni della storia umana saranno caratterizzati da 6 cose:
1. Falsi profeti e religiosità formale in continuo aumento. “Gesù rispose loro: «Guardate che nessuno vi seduca. Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: “Io sono il Cristo”. E ne sedurranno molti… Allora molti si svieranno, si tradiranno e si odieranno a vicenda (Matteo 24:4-5,10).
2. Aumento della ribellione e dell’indifferenza verso la Parola di Dio. “Poiché l’iniquità aumenterà, l’amore dei più si raffredderà” (Matteo 24:12). “Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demòni (1 Timoteo 4:1).
3. Intensificazione di guerre, carestie e terremoti. “Voi udrete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi… Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in vari luoghi; ma tutto questo non sarà che principio di dolori (Matteo 24:6-8).
4. Diminuzione dell’amore e della concordia familiare. “Il fratello darà il fratello a morte, e il padre il figlio; i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire” (Mt 10:21) “Poiché l’iniquità aumenterà, l’amore dei più si raffredderà” (Matteo 24:12).
5. Persecuzioni contro il popolo di Dio. “Sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato” (Matteo 10:22).
6. Lo Spirito Santo sarà sparso sui credenti. “Avverrà negli ultimi giorni”, dice Dio, “che io spanderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani avranno delle visioni, e vostri vecchi sogneranno dei sogni” (Atti 2:17).
Giuseppe Piccolo